Il poker Texano, o più precisamente Poker Texas Hold'em, è la specialità di poker a carte comunitarie oggi più giocata al mondo, questo partendo dai casinò di Las Vegas, espandendosi in Europa, per arrivare poi ai casinò online, se si vuole essere ancora più precisi, la fortuna del Texas Hold’Em in Europa passa proprio dai portali di gambling online, dato che è su questo particolare supporto che ha avuto il suo debutto.
Proprio così, il Texas Hold’em nasce agli inizi del ventesimo secolo in Texas e viene esportato nel resto del mondo grazie ai siti di poker online, che decretarono questa forma di poker, ancora non conosciuta in Europa, una bella novità da introdurre nelle loro offerte e da far conoscere al grande pubblico, i risultati andarono immediatamente ben oltre le più rosee aspettative.
Il Texas Hold’em da subito è stato incoronato come uno dei giochi di poker per antonomasia ed è ancora oggi il più gettonato, sia da giocatori professionisti che da amatori, non solo nei casino virtuali, ma anche in quelli terrestri, i quali hanno seguito la scia dei portali online iniziando a proporre nelle loro sale, quella che sembrava una novità rivoluzionaria, infatti così è stato.
Quindi nei fatti, il poker Texas Hold’em ha seguito un percorso un po’ diverso da quello delle altre specialità di poker, possiamo addirittura definirlo inverso, invece che diffondersi nella sale da gioco reali e poi approdare sul web, ha fatto l’esatto contrario, prima di è diffuso nei casino online e poi in quelli terrestri, dove tutt'ora detiene l’importante primato di essere la specialità più giocata.
Abbiamo parlato di casino europei, ma in questi sono ovviamente compresi anche quelli del nostro Paese, recentemente in Italia questa modalità di gioco ha avuto un notevole successo grazie a trasmissioni televisive, come “La Notte del Poker”, “Texas Hold'em” o “Pokermania”, che lo hanno reso il gioco del poker per eccellenza anche da noi.
Inoltre, la sua diffusione nelle sale da gioco e nei casino di tutto il mondo, ha fatto sì di catalizzare anche l’interesse degli organizzatori di importanti tornei, nel 1970 il Texas Hold’em è stato selezionato come uno dei giochi per il WSOP (Word Series of Poker), il più rinomato torneo di poker nel mondo, con dei jackpot milionari.
Come si gioca a Texas Hold’em
Forse non tutti sanno che a Texas Hold'em si può giocare fino a 22 giocatori, ma in linea di massima il numero di scommettitori al tavolo va da 2 a 10, resta però il fatto che si può partecipare anche in molti di più, benché nelle sale gioco questa informazione venga spesso ignorata.
Per una partita di Texas Hold’em si utilizza un mazzo da 52 carte ed il suo svolgimento ha delle regole molto semplici, a partire dal numero delle carte che vengono distribuite a ciascun giocatore, queste sono infatti in numero di 2 che vengono consegnate in maniera coperte e quindi personali ad ognuno dei partecipanti.
Queste carte private sono chiamate "Pocket Cards" e dovranno rimanere sempre coperte alla vista degli altri giocatori, una volta consegnate a tutti, il mazziere ne distribuisce altre 5 che stavolta però saranno scoperte e dette "Carte Comunitarie", esse vengono sistemate al centro del tavolo in tempi diversi che fra poco vedremo.
Per costruire il punto a Texas Hold’em, ogni giocatore deve utilizzare le sue 2 carte personali più altre 3 carte comunitarie che sono state sistemate sul tavolo da gioco, le 5 carte comunitarie sono infatti visibili a tutti i giocatori e utilizzabili da ognuno di loro per la creazione del miglior punto.
Nelle partite casalinghe il mazziere può partecipare al gioco, nei casinò, nelle sale da gioco e nelle partite ufficiali come ad esempio i tornei, il mazziere non partecipa al gioco e mantiene un ruolo di sola distribuzione delle carte.
Nel gioco del Texas Hold'em non è richiesto un piatto obbligatorio come in altre varianti del poker, ma sono obbligatorie due puntate chiamate “Blinds”, il primo Blinds viene messo all'inizio del gioco quando ancora nessun giocatore ha ricevuto delle carte.
Regole del Texas Hold’em e fasi di gioco
Prima di sedersi ad un tavolo dove si giocano partite di Texas Hold’em, è fondamentale conoscere a fondo le sue regole e le dinamiche che sono alla base di questa particolare specialità di poker, nello specifico, è opportuno sapere che tale partita seguirà 6 fondamentali fasi che vediamo subito qui sotto.
Puntate Blinds
Questa è la prima fase in cui i giocatori devono effettuare le loro puntate obbligatorie dette “Blinds” o “Bui”, le quali iniziano dal primo giocatore alla sinistra del mazziere che effettuerà quello che è definito lo “Small Blind”, o “Piccolo Buio” che dir si voglia.
A seguire il secondo giocatore effettua invece il “Big Blind”, ad italianizzarlo questo sarebbe il “Grande Buio” o altrimenti detto anche “Controbuio”, il quale corrisponde in genere al doppio dello “Small Blind”, oltre a rappresentare la puntata minima per poter partecipare al gioco.
Importante da sapere di questa prima fase è che, a seconda della struttura del gioco, specie se si tratta di tornei, può essere anche richiesto ai giocatori di piazzare una puntata “Ante”, ovvero una scommessa obbligatoria da effettuare sul tavolo ancora prima del Buio e che è in genere di importo inferiore ai due Blind.
Pre-Flop
Una volta terminata questa prima fase, il mazziere, non appena ha stabilito che tutti i giocatori hanno posizionato il Blinds, inizia la distribuzione delle 2 carte personali a tutti i giocatori, queste carte dopo essere state consultate vengono posizionate sul tavolo da gioco, ma possono essere consultate ogni qual volta il giocatore ne ritiene il caso.
Il mazziere distribuisce le 2 carte coperte, procedono in senso orario intorno al tavolo, quindi a cominciare dal giocatore alla sua sinistra, al che si dà il via al primo giro di puntate a partire dal giocatore seduto alla sinistra del grande Buio, quella posizione che in gergo viene chiamata “Under the Gun”.
Flop
La fase successiva è quella del Flop, nella quale il dealer scarta la prima carta del mazzo e ne scopre 3 sul tavolo, queste sono le Community Cards o Carte Comunitarie di cui abbiamo accennato prima, le quali possono essere utilizzate da tutti i giocatori per comporre il punto o essere comunque utilizzare per renderlo ancora migliore.
Adesso le prime 3 carte comuni sono state scoperte e sono in bella mostra sul tavolo di gioco, a questo punto viene effettuato un altro giro di puntate che inizierà dal giocatore che si trova alla sinistra del mazziere, schema che per altro si ripeterà per tutte le altre puntate successive.
Turn
Da questa fase in poi il gioco entra nel vivo ed assume dei contorni molto particolari, il primo di questi è rappresentato dalla terminologia che viene adottata durante le partite di Texas Hold’Em, le carte comunitarie non sono più definite tali ma assumono un nome che le contraddistinguerà da adesso fino alla fine del gioco, dal Turn in avanti non di parlerà quindi più di Carte ma di “Strade” o “Street”.
Il Banco toglie un'altra carta dal mazzo e scopre una carta comunitaria definita 4th Street mettendola sul tavolo da gioco ad utilizzo di chiunque la ritenga funzionale a completare o migliorare la propria combinazione associandola anche con le altre 3 che abbiamo precedentemente descritto.
Fatto questo si effettua un ulteriore giro di puntate per poi giungere alla 5° fase del gioco detta River o 5th Street, come detto sopra.
River
Solita sequenza nella quale il croupier scarta la prima carta dal mazzo e poi scopre la quinta community card posizionandola sul tavolo, successivamente i giocatori effettuano il loro ultimo giro di puntate ed il gioco si avvicina al suo epilogo.
In questa fase sul tavolo ci sono tutte e 5 le carte scoperte che determinano ciò che viene chiamato “Board”, queste sono utilizzabili da tutti ma solo in misura di 3, perché le stesse vanno combinate con le prime due di mano ricevute coperte da ogni giocatore.
A questo punto la situazione è questa; ogni scommettitore ha fra le mani 2 carte private e coperte, più 5 carte scoperte sul tavolo, quindi in totale ben 7 carte a disposizione per realizzare la sua migliore combinazione che in ogni caso deve essere obbligatoriamente di 5 carte, come nel poker tradizionale quindi.
Erroneamente, specie i principianti, pensano che le combinazioni siano effettuabili con più carte, questo non è assolutamente vero, le carte che devono essere utilizzate per realizzare il punto saranno sempre 5, ma vale la pena precisare anche un altro aspetto altrettanto importante.
Prima di passare alla fase finale dello Showodown infatti, i giocatori inesperti non considerano la possibilità che il Texas Hold’Em prevede riguardo alle sue combinazioni, l’associazione 2 carte personali e 3 comunitarie non è fissa, si possono infatti usare anche 1 carta personale e 4 carte comunitarie o in casi eccezionali 5 carte comunitarie.
Showdown
La fase del Texas Hold’em ricca di suspance è ovviamente quella in cui tutti devono scoprire le loro combinazioni, quella che viene detta di “Showdown”, che viene inaugurata dall'ultimo giocatore che ha rilanciato, il quale sarà il primo a mostrare le proprie carte.
Dopo di questo, tutti gli altri giocatori faranno altrettanto a turno seguendo il giro orario, si confrontano le mani ed il mazziere decreterà quale sia la combinazione vincente, assegnando il totale del piatto al giocatore che l’avrà realizzata.
Nel caso in cui ci siano delle situazioni di parità di combinazioni, a fare la differenza sarà la carta o le carte che rimangono fuori dalla combinazione stessa, queste carte sono dette “Kicker” e vincono quelle del valore più alto, partendo dall'Asso e via a calare.
In tutte quelle situazioni in cui invece non si giunga ad una situazione migliore delle altre e la parità continuasse a sussistere, il piatto verrebbe allora diviso in parti uguali, in questi casi si parla di “Split Pot”.
Il punteggio del Texas Hold’em
Di fondamentale importanza è conoscere a memoria i punti che il Texas Hold’em prevede ancora prima di pensare a giocare, questo ti sarà utile per fare delle valutazioni più consapevoli una volta che avrai in mano le carte private e sul tavolo quelle comunitarie.
Per realizzare la combinazione che ti consente di raggiungere il miglior punteggio possibile infatti, una volta in gioco non avrai molto tempo per scegliere e le decisioni devono essere prese nella maniera più veloce possibile, cosa che si può ottenere soltanto con un’ approfondita conoscenza dell’argomento.
Nel gioco del Texas Hold'em i valori delle combinazioni sono così distribuiti, dal maggiore al minore: Scala Reale, Scala Colore, Poker, Full, Colore, Scala, Tris, Doppia Coppia, Coppia o Carta più Alta, vediamoli adesso nel dettaglio.
Scala Reale: è la combinazione più alta di tutte e la stessa che fanno registrare tutte le altre varianti di poker, questa si compone di Asso, Re, Donna, Jack e 10 tutti dello stesso seme.
Scala Colore: si ottiene quando si hanno 5 carte in sequenza dello stesso seme, come ad esempio 6-7-8-9-10 di cuori, fiori, picche o quadri.
Poker: la combinazione per antonomasia, quella che dà il nome a tutta le specialità, composta da 4 carte dello stesso valore, come ad esempio un poker d’Assi, A-A-A-A.
Full: quando hai in mano una coppia ed un tris si parla di Full, a parità di combinazione vince il tris di maggior valore, se ad esempio ci troviamo di fronte a due Full, uno composto da 6-6-6-10-10 ed uno 7-7-7-10-10, a spuntarla sarà ovviamente questa seconda combinazione.
Colore: parliamo di Colore nei casi in cui abbiamo realizzato una combinazione che vede 5 carte dello stesso seme ma non in sequenza.
Scala: abbiamo realizzato una Scala quando le 5 carte che abbiamo in mano sono in sequenza, ma non sono dello stesso seme.
Tris: banalmente sono 3 carte dello stesso valore, come un tris di assi, A-A-A.
Doppia coppia: quando ci troviamo di fronte a 2 coppie distinte nella solita mano, come ad esempio, K-K e 6-6, ecc…
Coppia: sono 2 carte del medesimo valore, quindi coppia di 10, di 6, di 7 e così via.
Carta alta: ci sono quei casi in cui non abbiamo realizzato nessuna combinazione, ebbene non tutto è perduto, in casi come questo la differenza la farà la carta che possiedi con il valore più alto.
Scommesse al Texas Hold’Em
Come per gran parte delle specialità di poker giocate nelle sale da gioco in tutto il mondo, anche di Texas Hold’em esistono diversi modi di giocare in relazione alle puntate, questi sono essenzialmente raggruppabili in 4 gruppi che riconducono a; Fixed Limit, No Limit, Pot Limit e Mixed Limit, vediamoli subito.
Fixed Limit (o Limite Fisso)
È il caso in cui le puntate sono determinate da somme predefinite, questo vale sia per le puntate iniziali che per i rilanci, i quali sono previsti in una misura di 3 per ogni mano, fatta eccezione in tutte quelle situazioni in cui al tavolo di gioco sono rimasti solamente 2 giocatori.
Il Limit Texas Hold'em è il preferito dai principianti e comunque da tutti quei giocatori che non hanno la voglia di mettersi lì a pensare troppo a ciò che succede durante la loro mano, questo almeno per quanto riguarda la gestione del proprio bankroll.
Il Texas Limit game è per questa sua caratteristica, una delle versioni di Texas Hold'em più diffusa nei casinò, attenzione, non abbiamo detto che in questa modalità ci si deve approcciare al gioco da sprovveduti, solo che dal punto di vista psicologico si è un po’ avvantaggiati rispetto alle altre varianti.
Il valore delle puntate Fixed Limit nel Texas Hold'em cambia a seconda della fase di gioco in cui ci troviamo, se durante il Pre Flop ed il Flop scommesse ed eventuali rilanci sono dello stesso valore del Big Blind, durante il Turn ed il River le stesse raddoppiano.
No Limit (Senza Limite)
La versione più spettacolare ed anche la più impegnativa di tutte è quella rappresentata dal No Limit Hold’em, dove i giocatori possono puntate quanto vogliono e per questo particolarmente diffusa nei tornei internazionali come il celebre WSOP, che ne accresce ancora di più la spettacolarità.
La puntata minima nel Texas Hold'em no Limit deve corrispondere allo stesso valore del Big Blind, ma rimane il fatto che ogni giocatore può puntare ciò che gli pare, se sé la sente, anche tutto quello che possiede.
Per quanto riguarda invece i rilanci, questa versione non prevede limiti di rilancio in termini di numero degli stessi, il valore degli stessi però deve essere almeno dello stesso importo della puntata o del rilancio precedente.
Pot Limit
Si parla invece di Texas Hold'em Pot Limit quando la puntata minima ha lo stesso importo del Big Blind, ma con una importante particolarità, che ogni giocatore può fondamentalmente puntare ciò che vuole, a patto che la sua puntata sia di un valore non superiore a quello del piatto.
Anche in questo caso, per quanto concerne i rilanci, ognuno di essi deve essere uguale alla puntata oppure al rilancio precedente, tenendo bene a mente che, anche in caso di rilancio, questo non può superare il valore del piatto, mentre non c’è un limite per quanto riguarda il numero dei rilanci che qui sono consentiti.
Mixed
Arriviamo infine al Mixed Hold’em, variante dove giri diHold’Em Fixed Limit si alternano ad altri in modalità No Limit e nella quale i Bui cambiano di valore nel momento in cui si passa dalla variante senza limite a quella con limite, questi vengono cioè aumentati per evitare troppe differenze nel valore dei piatti.
Per quanto riguarda le regole di questa versione, esse seguono le varianti originali che prevedono, quindi, nel momento in cui si giocherà a Texas Hold’Em Fixed Limit le regole da seguire saranno quelle relative a questa modalità, viceversa, quando la partita virerà verso la variante No Limit, il tutto proseguirà in base alle regole di quest’ultima.